Note di Sala con Guida all'Ascolto | Clemens Hagen e Stefan Mendl

ANNO SOCIALE LXXXVI 12° Concerto 1444° DALLA FONDAZIONE

Le Note di Sala, il Programma ed i nostri Suggerimenti all'Ascolto: l'introduzione ai brani che Clemens Hagen e Stefan Mendl presenteranno nel Concerto di Mercoledì 02 Maggio alle ore 20.30 al Teatro Lirico G. Verdi per la Stagione Cameristica della SdC 2017/18.

Per farvi accompagnare nel percorso di ascolto proposto, che comprende anche arrangiamenti per strumenti diversi ed alcune curiosità, basta fare click sui titoli nella sezione "suggerimenti all'ascolto"

Clemens Hagen e Stefan Mendl

PROGRAMMA

Ludwig van Beethoven (Bonn 1770 – Vienna 1827) Sette Variazioni in mi bemolle maggiore per violoncello e pianoforte, WoO 46
sul tema "Bei Männern, welche Liebe fühlen" dall'opera "Die Zauberflöte " di Wolfgang Amadeus Mozart

Suggerimenti all'Ascolto

  Robert Schumann (Zwickau 1810 – Bonn 1856) Phantasiestücke per violoncello e pianoforte, op. 73
  • Zart und mit Ausdruck
  • Lebhaft, leicht
  • Rasch, mit Feuer

Suggerimenti all'Ascolto

  Claude Debussy (Saint-Germain-en-Laye 1862 – Parigi 1918) Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte, L 135
  • Prologue - Lent. Sostenuto e molto risoluto
  • Sérénade - Modérément animé
  • Finale - Animé. Léger et nerveux

Suggerimenti all'Ascolto

  Anton von Webern (Vienna 1883 - Mittersill, Salisburgo, 1945) Due Pezzi per violoncello e pianoforte
  • Langsam
  • Langsam

Suggerimenti all'Ascolto

  Dmitri Shostakovich (San Pietroburgo 1906 – Mosca 1975) Sonata in re minore per violoncello e pianoforte, op. 40
  • Allegro non troppo
  • Allegro
  • Largo
  • Allegro

Suggerimenti all'Ascolto

  Beethoven ha 26 anni quando, con le due Sonate op. 5, offre un primo statuto cameristico al duo "violoncello & pianoforte" (occorre ricordare che questa formazione è stata del tutto trascurata da Haydn e Mozart e che la voce solista del cello si è consolidata soprattutto attraverso il repertorio quartettistico, trovando carattere innovativo nelle opere di Luigi Boccherini e di Jean-Louis Duport). Prima di approdare, nel 1807, alla Sonata op. 69, Beethoven lavora ancora intorno alle agilità baritonali e tenorili del violoncello attraverso una serie di variazioni: quelle WoO 45 del 1796 sul tema "See the conquering hero comes" dal Judas Makkabäus di Händel, le 12 Variazioni op. 66 (del 1797-98) sul tema "Ein Madchen oder Weibchen" dal Flauto Magico di Mozart, e le 7 Variazioni WoO 46 sul tema (sempre dalla Zauberflöte mozartiana) "Bei Männern, welche Liebe fühlen" del 1801 (in quell'anno vedono la luce le Sonate pianistiche op. 27 n. 2 Al chiaro di luna, l'op. 28 Pastorale e parte del trittico op. 31, che sentiremo tra pochi giorni, in chiusura di stagione, da Filippo Gamba).
La scelta tematica del duetto tra Pamina e Papageno (il n. 7 del Primo Atto) non è solo funzionale a un processo di fioritura ed elaborazione melodica, ma rimanda - nello spirito del testo di Schikaneder, che inneggia all'amore tra uomo e donna - a una complementarietà tra tastiera e arco, in cui dominano i giochi d'imitazione e le spiritose contrapposizioni tra legato e staccato, i cambi di registro, di umore, di colore armonico e passo ritmico, fino all'Allegro finale con una Coda in do minore che dà improvvisa ariosità al discorso (come se l'autore ci dicesse: se voglio, posso fare ben altro...).   A Dresda, nel febbraio 1849 (qualche mese prima dello scoppio della rivolta repubblicana che verrà fatta tacere dalle truppe sassoni e prussiane, costringendo Richard Wagner all'esilio), Robert Schumann inaugura un felice gruppo di lavori da camera per pianoforte e altri strumenti, sulla scia di quella Hausmusik per sola tastiera che nel 1848 aveva espresso l'Album per la Gioventù, le Waldszenen e i Bilder aus Osten per quattromani (portati recentemente alla nostra attenzione dal Duo Tal-Groethuysen): nascono i Phantasiestücke op. 73 per clarinetto, l'Adagio e Allegro op. 70 per corno, i Fünf Stücke im Volkston op. 102 per violoncello. Nell'ottica della più ampia diffusione domestica, i pezzi dell'op. 73, inizialmente intitolati Soireestücke, vengono da Schumann destinati, ad libitum, al clarinetto, al violoncello o al violino; il trittico va eseguito senza soluzione di continuità tra i movimenti, proprio per evidenziare le affinità dei toni d'impianto (la minore - la maggiore) e i rimandi interni degli elementi tematici; l'inventiva è felicissima nel condensare nelle forme tripartite un dialogo continuo di canto; così le proposte e le risposte tra le voci s'intrecciano a distanza ravvicinata, con profili simmetrici, alternando il carattere meditativo ed elegiaco all'effusione appassionata.   Fra le prime prove compositive del quindicenne Anton von Webern troviamo, accanto al Lied Presagio di primavera su testo di Ferdinand Avenarius, due brevi Pezzi per violoncello e pianoforte, riscoperti ed eseguiti nel 1970 da Gregor Piatigorsky, e pubblicati nel 1975. Quello che sarà l'orafo della scuola dodecafonica, il maestro dell'essenzialità e della densità espressiva, è qui ai primi passi: studente ginnasiale a Klagenfurt (nel 1902, per il superamento dell'esame di maturità, verrà dalla famiglia premiato con un viaggio-pellegrinaggio a Bayreuth), ha trovato in Erwin Komauer un insegnante illuminato e studia teoria, pianoforte e violoncello. Nei due Adagi (in sol maggiore e fa maggiore) l'accompagnamento accordale della tastiera asseconda il fraseggio ben teso e privo di retorica del violoncello. C'è già, in queste prove giovanili, senso della misura, pudore e ricercata spazialità.   Nell'estate del 1915, con la guerra che preme sull'Europa, Debussy trova un po' di sollievo a Pourville, sulla costa normanna. Recupera l'energia creativa, con la mente rivolta alla tradizione settecentesca e alla forma della sonata preclassica. Il 6 ottobre scrive a Bernardo Molinari: «Pensate, caro amico, che ero rimasto quasi un anno senza riuscire ad accostarmi alla musica... insomma, ho dovuto praticamente imparare tutto da capo. È stata quasi una scoperta, e quest'arte mi è parsa ancora più bella! (...) che splendore la musica "pura", la musica scritta senza alcun partito preso, o per cercare di stupire i cosiddetti dilettanti... La quantità di emozioni che essa contiene è introvabile in ogni altra arte! E che potenza la "rifinitura armonica" che in effetti cogliamo appena, essendo noi ancora alla progressione armonica: del resto, sono rari quelli che si accontentano della bellezza del suono! Ho scritto poca musica orchestrale, viceversa, ho terminato: 12 Études pour le piano, una sonata per pianoforte e violoncello, un'altra sonata per flauto, viola e arpa, usando la forma antica, che è così agile, senza tutta quella magniloquenza delle sonate moderne. Ho intenzione di comporne sei, con varie combinazioni, l'ultima raggrupperà le sonorità delle altre...».
L'autore riuscirà a portare a termine ancora una delle progettate Six sonates pour divers instruments composées par Claude Debussy musicien français, quella per violino e piano del 1917.
La Sonata per violoncello celebra, dunque, rinnovate virtù: limpidità, variabilità di carattere (dal solenne all'ironico, dal misterioso al malinconico), ricchezza continua di idee accostate in veloce successione, secondo principi di crescita organica delle forma. Ma prima di tutto viene il suono: ecco i colori notturni e iberici della Serenata, il roteare luminoso del Finale.   La Sonata op. 40, scritta a Mosca nel settembre del 1934, per l'amico Viktor Kubatskij, ed eseguita a Leningrado alla Sala piccola del Conservatorio, il 25 dicembre, distoglie Shostakovich dalle predilette ambizioni sinfoniche e operistiche. All'inizio di quello stesso anno, era andata in scena, prima a Leningrado e poi a Mosca, l'opera Lady Macbeth del Distretto di Mcensk  op. 29, un successo teatrale internazionale che procurò al musicista, nel 1936, la condanna di "nemico del popolo" da parte della censura stalinista. Shostakovich nell'op. 40 affronta, con rispetto ma senza timore, la grande forma classica: quattro tempi tradizionali, temi magnifici, dal respiro lungo, originalità armonica nel quadro di contesti tonali riconoscibili, capacità di sviluppo polifonico; nel movimento d'apertura la riesposizione è monca del primo tema e affonda in una coda lugubre e scura; per contrasto l'ironia tagliente dello Scherzo si illumina, nel Trio, di sonorità nuove; il Largo è aperto da un recitativo che si trasforma in cantabile doloroso, dai tratti depressivi. L'Allegro mette, per esigenze virtuosistiche, alla prova entrambi gli esecutori, con la forza di un vitalismo beffardo. Sergio Cimarosti  

CURIOSANDO

 1801 Beethoven - Variazioni WoO 46

  • A Vienna viene eseguito in forma privata l'oratorio Le stagioni di Haydn
  • Napoleone e Pio VII firmano un concordato che rimarrà in vigore fino al 1905
  • Il 21 aprile è inaugurato il Teatro Nuovo di Trieste con la Ginevra di Scozia di Mayr
  • Giuseppe Piazzi scopre il primo asteroide (Cerere)
  • Robert Fulton costruisce il Nautilus, primo sommergibile

1849 Schumann - Phantasiestücke op. 73

  • A Parigi si mette in scena Le prophète di Meyerbeer
  • Giuseppe Verdi: La battaglia di Legnano e Luisa Miller di Verdi
  • Richard Wagner scrive i saggi Arte e rivoluzione e L'Opera d'arte dell'avvenire
  • Hippolyte Louis Fizeau: prima misura diretta della velocità della luce nell'aria

1899 Webern - Due pezzi

  • Inizia la guerra anglo-boera
  • In Cina scoppia la rivolta dei Boxer
  • Prima esecuzione a Londra delle Enigma Variations di Elgar
  • Viene fondata la FIAT
  • Lev Tolstoj pubblica il romanzo Resurrezione
  • Nascono Francis Poulenc e Duke Ellington

1915 Debussy - Sonata L 135

  • A Parigi, il 28 gennaio, battesimo del Trio di Ravel
  • A Madrid va in scena El amor brujo di Manuel de Falla
  • A Berlino Richard Strauss dirige la prima di Eine Alpensymphonie
  • Émile Jaques-Dalcroze apre a Ginevra l'Istituto pedagogico che porta il suo nome
  • Edgar Lee Masters: Spoon River Anthology
  • Nascono Elisabeth Schwarzkopf e Frank Sinatra

1934 Shostakovich - Sonata op. 40

  • In Germania il 30 giugno, nella notte dei lunghi coltelli, si compie l'epurazione degli oppositori del regime hitleriano
  • A Roma va in scena La Fiamma di Respighi, a Parigi il melodramma coreografico Perséphone di Stravinskij
  • Henry Miller: Tropico del Cancro
  • Aldo Palazzeschi: Le sorelle Materassi
  • Nel cortometraggio Disney La gallinella saggia appare per la prima volta il personaggio di Paperino
  Il Concerto è aperto anche ai GIOVANI UNDER 25 non Soci. La Biglietteria della SdC sarà disponibile la sera stessa del Concerto presso il Teatro Verdi a partire dalle ore 20.00