22Nov

Alexander Gadjiev

Teatro Verdi Trieste
11/22/2017 - 20:30

Alexander Gadjiev, pianoforte

Alexander Gadjiev è un interessantissimo giovane pianista nato a Gorizia in una famiglia di musicisti. Le sue vicende artistiche lo hanno portato a compiere importanti esperienze internazionali, prima tra tutte la vittoria all’Hamamatsu Piano Competition in Giappone. Torna nella sua Trieste, dove ha trascorso molto tempo in giovane età, per debuttare nella Sala Grande del Teatro Verdi.

Programma

Schumann : Kreisleriana op.16 Brahms - Paganini : Variazioni Primo Libro pausa Prokofiev : Sonate nn. 1 e 6 Biografia Esposizione musicale e cultura Mitteleuropea: Alexander Gadjiev deve la prima alla sua famiglia, con madre e padre entrambi didatti e musicisti, e la seconda a Gorizia – sua città d’origine – naturale crocevia di popoli, culture, lingue. Fattori che hanno entrambi avuto una influenza determinante sulla sua naturale capacità di assorbire, elaborare e rivisitare con gusto proprio stili e linguaggi musicali diversi. Seguendo gli insegnamenti del padre, noto didatta russo, Alexander si esibisce per la prima volta con orchestra a 9 anni e tiene il primo recital solistico a 10. Si diploma a 17 anni con il massimo dei voti, la lode e menzione speciale. Questo gli consente di partecipare al Premio Venezia - concorso riservato ai migliori diplomati d’Italia – e di vincerne la XXX edizione. I numerosi concerti del Premio Venezia gli consentono di esibirsi in tutta Italia e all’estero (Londra, Parigi, Madrid, Dublino). Poi, nel dicembre 2015, la svolta internazionale. Al 9° Concorso Pianistico Internazionale di Hamamatsu – uno dei dieci concorsi pianistici più prestigiosi al mondo – la giuria composta, tra gli altri, da Martha Argerich, Akiko Ebi, Sergey Babayan, lo decreta vincitore assoluto. Le sue esecuzioni incantano Hamamatsu: vince anche il premio del pubblico. Da allora, Alexander viene regolarmente invitato ad esibirsi in tournée in Giappone e ad importanti Festival pianistici tra cui: il Festival “Chopin” di Duszniki, l’International Piano Festival ClaviCologne a Düsseldorf, il Piano Festival Rafael Orozco di Cordova, il Ljubljana Festival, Festival Pianistico della Chamber Music al Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, le Settimane Musicali per il Teatro Olimpico di Vicenza, il Festival Animato de Paris, il Bologna Festival, Ravenna Musica, il Kammermusik Salzburg Festival. Alexander ha suonato in importanti Teatri e Sale da concerto (Teatro la Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro Alighieri di Ravenna, Kioi Hall e Bunka Kaikan di Tokyo, Kitara Concert Hall di Sapporo, Hyogo Performing Art Center di Osaka, Salle Cortot di Parigi, Sala del Conservatorio di Mosca, e poi a Salt Lake City, Istanbul, Barcellona, Roma, Milano, etc.) e con orchestre di rilievo internazionale quali: l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Sinfonica del Teatro della Fenice, i Virtuosi Italiani, la Tokyo Symphony Orchestra, la Nagoya Philharmonic Orchestra, la Kyoto Symphony Orchestra, la Prague Sinfonia Orchestra, la Pomeranian Philharmonic Orchestra, la Mitteleuropa Orchestra. Lo hanno diretto alcune tra le più autorevoli bacchette internazionali: Yuri Temirkanov, Marek Pijarowski, Ken Takaseki, Anton Nanut, Tatuya Shimono, Tomomi Nishimoto, Christopher Franklin, Marco Guidarini, Olivier Ochanin, En Shao, Ulrich Windfuhr, Giedre Šlekyte, Gianluca Martinenghi, Tiziano Severini. Ha inciso per Suonare News, per Acousence Records e per ALM Records Japan, mentre i suoi concerti sono stati trasmessi da Rai Radio3, Rai3, Radio Vaticana, Radio Classica, ORF, RTV Slovenija, Radio Koper. Attualmente si sta perfezionando con il Maestro Pavel Gililov presso il Mozarteum di Salisburgo e partecipa a masterclass prestigiose quali la “Eppan Piano Academy” e la “Verbier Piano Academy”, entrambe riservate ad un ridottissimo numero di pianisti selezionati da tutto il mondo. Dicono di lui: “Alexander Gadjiev è a mio parere una delle più forti personalità del nuovo pianismo europeo. Conosce perfettamente i rapporti timbrico-dinamici, la sottigliezza e la pienezza strumentale, il controllo e l’ardore. Nella spettacolare Settima Sonata di Prokofiev, Gadjiev si impone per la travolgente energia ritmica evocando l’epopea del pianismo sovietico. Nella Quarta Ballata conosce anche i sortilegi della “mezza voce”, scopre le profezie culturali dell’ultimo Chopin, fino al suono impressionista, e persino al Ravel di impronta sinfonica in un vertiginoso percorso ascensionale.”       Mario Messinis, critico musicale, in occasione della vincita del XXX Premio Venezia. “Alexander ha la rara abilità di ipnotizzare il pubblico con la sua capacità narrativa. La sua interpretazione della Ciaccona di Bach-Busoni è stata uno degli momenti culminanti dell'intera competizione. Mi ha davvero ipnotizzato. Gadjiev ha vera eleganza e passione”. Sergey Babayan, pianista di fama mondiale, in occasione della vincita del 9° Concorso Pianistico Internazionale Hamamatsu. “La sua forza sta nell’originalità e nella creatività dell’interpretazione. Esse si basano sì sulla tradizione, ma vanno ben oltre i tradizionali confini della musica.” Akiko Ebi, Presidente del 9° Concorso Pianistico Internazionale Hamamatsu.