28Mar

Orchestra d’archi italiana

Teatro Verdi Trieste
03/28/2018 - 20:30

Orchestra d’archi italiana Enrico Bronzi, direttore e violoncello Deutsche Tänze

La Danza tedesca è uno dei generi fondamentali di cui si è nutrito il classicismo viennese. Raccontare la Danza tedesca equivale a raccontare il florido rapporto tra la prassi musicale colta settecentesca e il popolare. Da questo incontro nascerà il Menuetto classico (che evolve nello Scherzo) e successivamente il Walzer, fiore all’occhiello della Kakania. Il concerto racconterà questa storia, tutta giocata sul numero 3 (tanti sono i tempi della danza tedesca), tra humour ed eleganza. Programma J. Haydn:  12 Danze tedesche Hob.IX:  Anhang (versione per archi di Bernhard Paumgartner) J. Haydn: Andante cantabile dalla Sinfonia n.13 (violoncello e archi) Simone Fontanelli: “Tagebuch eine fahrenden Tänzers”(2017) per violoncello e archi. (prima esecuzione assoluta, commissione della Società dei Concerti di Trieste) ******* Mozart:         5 contraddanze k 609 Beethoven:   Dal Quartetto op. 130, IV  movimento: Alla danza tedesca Schönberg:   10 Walzer (1897)   Biografie Orchestra d'archi italiana L’Orchestra d’Archi Italiana, fondata nel 1994, ha trovato in Mario Brunello un preparatore ideale per creare un percorso artistico coerente e originale, tramite un’attività che prosegue, rinnovandola, la lunga tradizione veneta della musica per archi. L’ODAI è regolarmente invitata da prestigiose stagioni concertistiche, quali Società del Quartetto di Milano, IUC di Roma, Amici della Musica di Firenze, Amici della Musica di Mestre, da Festival internazionali, quali Festival delle Nazioni di Città di Castello, Festival di Cervo, Festival Oleg Kagan di Tegernsee (Baviera), Festival di Sorrento e ha compiuto diverse tournée in Asia e in Sud America. Oltre a essere onorata della collaborazione con grandi musicisti come Gidon Kremer, Natalia Gutman, Viktoria Mullova, Giuliano Carmignola, Enrico Dindo, Giovanni Sollima, Joaquin Achucarro, Evgeni Kiriliov, François-Joel Thiollier, Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Paul Meyer, Markus Stockhausen, Sergio Azzolini, Emanuele Segre, Renaud Capuçon, Lorna Windsor, l’OdAI si distingue anche per la commistione frequente nei suoi concerti di temi di cultura contemporanea grazie alla presenza di personalità come Padre Enzo Bianchi, Erri De Luca, Alessandro Baricco, Philippe Daverio, Milena Gabanelli, Stefano Benni e Marco Paolini… L’orchestra sta continuando la propria formazione artistica con il violoncellista Enrico Bronzi con il quale ha intrapreso una collaborazione affidandogli dal 2017 la direzione artistica. Enrico Bronzi Violoncellista e direttore d’orchestra, è nato a Parma nel 1973. Fondatore del Trio di Parma nel 1990, ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa, USA, Sud America ed Australia (Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di Colonia, Herkulessaal di Monaco, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires). Con tale formazione si è imposto nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo peraltro il “Premio Abbiati” della critica musicale italiana. Dal 2001, in seguito alle affermazioni al Concorso Rostropovich di Parigi e al Paulo Cello Competition di Helsinki, dove riceve anche il Premio per la migliore esecuzione del concerto di Dvorak con la Filarmonica di Helsinki, inizia un’intensa attività solistica. Partecipa regolarmente a numerosi festival, tra cui: Lucerna, Kronberg, Schubertiade Schwarzenberg, Melbourne, Turku, Naantali, Stresa, Ravenna, Lockenhaus. La sua attività l’ha portato a collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali il Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica e il Giardino Armonico. Suona e ha suonato come solista sotto la guida di Claudio Abbado, Christoph Eschenbach, Paavo Berglund, Frans Brüggen, Krzysztof Penderecki, Tan Dun, Reinhard Goebel. Ha seguito le lezioni di direzione d’orchestra di Jorma Panula ed è Direttore Ospite di numerosi complessi italiani, tra cui l’Orchestra Mozart (su invito di Claudio Abbado), l’Orchestra di Padova e del Veneto, i Virtuosi Italiani, la Filarmonica Marchigiana, la Sinfonica della Val d’Aosta, la Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice, l’Orchestra da Camera di Mantova e l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza. Dal 2007 è professore all’Universität Mozarteum Salzburg e direttore artistico dell’Estate Musicale di Portogruaro. Tra le sue registrazioni discografiche, oltre alla vasta produzione con il Trio di Parma, vi sono tutti i concerti di Boccherini (Brilliant Classics), i concerti di C. P. E. Bach (Amadeus), un disco monografico su Nino Rota, le Sonate di Geminiani (Concerto) e l’integrale delle Suite di Bach (Fregoli Music) che è stata al secondo posto della top ten degli album di musica classica di iTunes Music Store. Enrico Bronzi suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775.