Stagione 90 | Comunicato stampa Concerto N° 1473

Si apre lunedì 8 novembre la 90° Stagione della Società dei Concerti Trieste con il violino barocco di Fabio Biondi e il complesso Europa Galante

TRIESTE - Più che una comune orchestra, Europa Galante pare una chitarra o arpa multiregistro percossa dalla mano maestra di Biondi. Commenta così la nota rivista musicale Amadeus il sodalizio che aprirà la 90esima stagione della Società dei Concerti Trieste realizzata grazie ai soci iscritti e al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e conta Orologeria Bastiani rivenditore autorizzato Rolex come main sponsor, Farmacia Neri in qualità di sponsor oltre, per questo appuntamento, anche alla Fondazione Benefica Kathleen Casali. 90 stagioni non si "compiono" tutti i giorni e la SdC apre il suo nuovo cartellone, che prevede quest'anno ben 14 concerti, l'8 novembre alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste, con un grande nome del violino barocco, Fabio Biondi insieme ai componenti de L’Europa Galante, l'Orchestra pluripremiata e da lui fondata nel 1990, in un itinerario cameristico Boccheriniano.

L'orchestra Europa Galante ottenne subito un successo eclatante con la pubblicazione del suo primo disco, dedicato ai concerti di Antonio Vivaldi che si aggiudicò il Premio Cini di Venezia e Choc de la Musique in Francia. Negli anni successivi sono seguiti altri importanti riconoscimenti, quali i numerosi Diapason d'Oro e vari Choc du Monde de la Musique, svariati BBC editor’s choice, i premi RTL, e ben tre nomination per i Grammy Awards. Si è esibita nelle più prestigiose sale da concerto del mondo portando con sé la ri-scoperta delle composizioni più note del repertorio barocco italiano affiancandola al recupero di tesori nascosti del Settecento, uno sforzo artistico premiato a più riprese con il Premio Abbiati, col Premio Scanno per la Musica e il Premio Speciale Abbiati per “Filemone e Bauci” di Haydn.

Il fondatore e direttore d'orchestra, Fabio Biondi, ebbe la fortuna di nascere in una famiglia dove la musica era molto amata e capisce da subito che il violino è parte imprescindibile della sua vita. Si divide tra solista e direttore di orchestra, dopo una formazione internazionale nel momento in cui filologia e strumenti antichi erano un valore che si andava riscoprendo. Definito da molti "musicista intelligente e curioso" sconfina volentieri nell’opera (fu tra i primi, seguito poi da molti altri, a proporre Verdi, Bellini, Donizetti suonati con strumenti antichi, suscitando un terremoto) e nella musica barocca. 

«La musica antica - spiega il M° Biondi - è di difficile definizione in fondo è antico tutto, ma fondamentalmente la si inquadra nel '600 e nel '700. Io con gioia noto una presenza particolare da parte dei giovani quando si propone questo repertorio. Aldilà della piacevolezza della musica credo questo sia dovuto non solo al suo carattere più libero, più teatralizzante, ma perchè in questo genere rientrano fenomenologie dell'improvvisazione in cui ci si inventa sempre nuove ornamentazioni. Le similitudini con il jazz piace molto... questo atteggiamento meno rigido e più colloquiale tra i musicisti. Senz'altro la musica antica veicola un pubblico spesso nuovo e trovo davvero sia una cosa bellissima».

A Trieste suoneranno un programma interamente dedicato a Luigi Boccherini, uno dei compositori più prolifici della storia e uno dei più trascurati a livello concertistico. A Fabio Biondi ed Europa Galante va il merito in parte della riscoperta di questo compositore spesso evocato per il suo Minuetto ma generalmente poco suonato. 

«Boccherini nei 40 anni che faccio musica - racconta - credo sia uno dei compositori che regge molto bene un programma monografico. Fa confluire nella sua musica forme differenti, è un musicista che ha una musica poco "cervellotica", è fluida e gradevole e in essa si scorgono reminiscenze folkloriche, quelle spagnole che piacciono sempre molto, e ha un carattere di novità e anche una particolarità tutta sua: questa leggerezza è ben bilanciata con elementi futuristi, rispetto ad altri compositori della sua epoca, ha un equilibrio e un cromatismo di colori sempre molto variabile e questo lo rende molto appetibile. Io non lo avrei creduto in forma iniziale quando ce ne siamo occupati discograficamente, ma abbiamo scoperto che il primo nostro disco ebbe delle vendite molto alte, evidentemente piace e attrae il pubblico.»

Questo programma è costruito in forma progressivamente ampliata, partendo da un duo ed aumentando progressivamente di numero gli esecutori fino al quintetto. Anzi, fino ad una delle sue pagine più celebri (assieme al Minuetto del Quintetto n.5 in mi maggiore, dall’op.11, G275). Ci si può così fare un’idea ben più che circostanziata della sua arte compositiva.

«Non vediamo l'ora di suonare a Trieste - aggiunge -  è una città bellissima  e spero questa volta di poterla godere appieno visto che di solito da musicista vivo le città "toccata e fuga" ma ne conservo un ricordo molto bello.».
 

La Stagione Concertistica 90 è realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio del Comune di Trieste, il sostegno di Le Fondazioni Casali, Main Sponsor Orologeria Bastiani rivenditore autorizzato Rolex, sponsor Farmacia Neri. Partner Teatro Lirici “G. Verdi” e Politeama “Il Rossetti”, Hospitality Partner Starhotels Savoia Excelsior Palace, Partner of Taste Caffè degli Specchi, Caffé Tommaseo e La Bomboniera. La Società dei Concerti fa parte di AIAM e del Comitato AMUR.


UFFICIO STAMPA SOCIETÀ DEI CONCERTI TRIESTE
Daniela Sartogo
daniela.sartogo@gmail.com

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